Dalle prime esibizioni al Cavern di Liverpool fino al concerto – nell’agosto del ’66 – al Candlestick Park di San Francisco e a quello a Londra – l’ultimissimo, davanti a pochi fortunati intimi (e il film ne spiega il perché) – sul tetto degli uffici della Apple Records: correvano i touring years dei Beatles e in Eight Days a Week Ron Howard racconta come i quattro proletari (simpatici, empatici, semplici, ordinari) divennero favolosi e lo fa attraverso materiale d’archivio, chicche inedite e varie rarità, tanti brani dal vivo ormai nella Storia, interviste a famosi appassionati (come Sigourney Weaver e Whoopy Goldberg), lasciando spazio ad alcune prese di posizione della band, ai cori incessanti del pubblico in delirio nonché alle scene di crisi di nervi collettive durante i concerti che alla fine ne rendevano impossibile l’ascolto.
In sala fino a mercoledì 21 settembre, affrettatevi: i giorni felici di Ron Howard sono felicissimi per tutti.