Dal 30 agosto al 7 settembre al Museo Interattivo del Cinema: Michael Cimino, il visionario

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Una-calibro-20-per-lo-specialista-1-220x110Ci sarà il suo debutto alla regia – Una calibro 20 per lo specialista –, già personalissimo film di gangsters, rapine e malaffare, ci sarà ovviamente l’appassionante e commovente Il cacciatore, uno dei primi film sui tormenti dell’America nel dopo Vietnam, amato da pubblico e critica e premiato con cinque Oscar, ci sarà I cancelli del cielo, insuccesso commerciale che portò al fallimento la United Artist, ci saranno anche le opere girate in seguito – L’anno del dragone, Il siciliano e Verso il sole del 1996, suo ultimo film nonché altra storia americana coinvolgente ed emozionante : appuntamento dal 30 agosto al 7 settembre al Museo Interattivo del Cinema (viale Fulvio Testi 121) con la rassegna Michael Cimino: il visionario, dedicata al regista americano scomparso lo scorso 2 luglio, per il calendario completo delle proiezioni e tante altre notizie www.cinetecamilano.it

Un pensiero su “Dal 30 agosto al 7 settembre al Museo Interattivo del Cinema: Michael Cimino, il visionario

  1. pierfranco bianchetti

    “Michael Cimino, il regista più odiato da Hollywood”
    Era un genio, un cinesta dotato di grandi capacità espressive che gli permettevano di realizzare sequenze straordinariamente originali e uniche nella sua grandezza visionaria, Cimino aveva il vizio però di non conoscere limiti nell’utilizzo del budget a disposizione per i suoi film e questo gli ha fortemente nuociuto. Eppure il regista ha firmato capolavori assoluti come”Il cacciatore” ricordato per la splendida colonna sonora di John Williams (la celebre Cavatina), per l’impatto narrativo superbo, per la poesia di alcune sequenze rimaste per sempre nella storia del ciema (De Niro che punta con il fucile il cervo in montagna e poi non spara, la roulette russa cui sono sottoposti i prigionieri americani da parte dei vietcong, il matrimonio nella chiesa ortodossa e il finale malinconico dei protagonisti che cantano “God Bless America”).
    Per non parlare di “I cancelli del cielo” ritratto storico bellissimo della nascita e delle radici sociali statunitensi; una pellicola massacrata dalla produzione e contestata da una parte della critica, ma poi rivalutata da tutti.
    Amato dal pubblico in tutto il mondo e osannato dagli studiosi e dalla stampa soprattutto europea, Cimino se ne è andato malinconicamente distrutto dall’impossibilità di tornare sul set a causa dell’ostracismo di Hollywood che gli ha impedito di regalarci altri capolavori.
    Un vero delitto!
    Noi però lo ricorderemo sempre riguardando i suoi film che ancora ci commuovono e ci emozionano.
    Grazie Michael!

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