E’ completo nella sua brevità l’omaggio della Cineteca Italiana al regista visionario e anticonformista Jean Vigo, in programma allo Spazio Oberdan a partire da domani. Jean Vigo, nato nel 1905 e morto di tubercolosi a 29 anni, ha lasciato soltanto un film, un mediometraggio e due brevi documentari ma sei ore gli sono bastate per essere considerato uno dei maggiori maestri del cinema. Si inizia sabato 18 giugno alle 21.15 (repliche il 20 alle 17 e il 25 alle 17.15) con la proiezione de L’Atalante del 1934, storia di una coppia di freschi sposi che percorre la Senna a bordo di una chiatta in compagnia di un marinaio, un cane e un ragazzo, domenica 19 alle 15 (repliche il 24 alle 19.15 e il 26 alle 21.15) proiezione di La Natation par Jean Taris + Zéro de conduite + A propos de Nice, per altre notizie: www.cinetecamilano.it
“Jean Vigo, il poeta anarchico con la cinepresa”
Era figlio di un rivoluzionario morto in carcere in circostanze misteriose ed è vissuto a cavallo di due epoche fondamentali per il suo paese, la Francia, il surrealismo e il Fronte Popolare. Ci ha lasciato solo 187 minuti di cinema, ma fondamentali e unici per l’ innovazione del linguaggio visivo tanto che Bunuel e Truffaut si ispireranno a lui nei loro capolavori.
Anticonformista, ribelle contro il potere autoritario e dotato di un intuito straordinario Vigo se ne è andato prestissimo, ma i suoi tre film fanno parte della storia del cinema. Perciò andate a vedere quello che ha saputo rappresentare sullo schermo e vi troverete, se siete attenti, sequenze all’epoca rivoluzionarie, ma che oggi si danno per scontate.
E’ il destino di tutti i geni capaci di anticipare molto tempo prima pensieri, forme, visioni che fanno parte della nostra crescita umana e culturale.
Evviva Jean Vigo !