Piero Fumagalli (Massimo Boldi) e Remo Ricci detto Zotta (Max Tortora) sono due uomini diversi che più diversi che hanno in comune soltanto la multinazionale per la quale lavorano – il primo è direttore marketing a Milano, il secondo fa il magazziniere, a Roma – e l’aver vinto entrambi i biglietti messi in palio dall’azienda per volare a Praga per la finale di Champions League.
Ovvio il copione preveda che i due viaggino insieme, ovvio la trasferta sia costellata da emergenze, difficoltà, ostacoli, contrasti, ovvio pure la strana (nonché nuova) coppia all’inizio si scontri e alla fine si incontri, peccato che la scrittura arranchi e non centri o almeno centri troppo di rado battute, dialoghi e situazioni, tutti elementi sui quali dovrebbe fondarsi questo genere di film e comunque davvero molti auguri a Max Tortora, che dimostra buone qualità di attore.
“Evviva le conferenze stampa, abbasso i film!”
Un caro collega critico, Marco Bacci, mi ha esposto una sua teoria davvero interessante.
E’ meglio andare a divertirsi alle conferenze stampa di certi film comici che alla loro visione.
Giustissimo. E’ il caso di questa pellicola. Nel corso dell’incontro con i giornalisti Max Tortora e Massimo Boldi sono stati simpatici nello sketch dal traduttore di un personaggio straniero.
Dopo 88 minuti deprimenti e faticosi da sopportare i due comici e il regista sono stati invece divertenti, garbati ed educati. Peccato che Max Tortora (Ilaria afferma!), attore barvissimo che si è unito in questo caso con un Boldi alla fine della sua carriera. Non se ne abbia a male “cipollino”, ma succede a tutti di andare in pensione (a parte le nuove generazioni di lavoratori …).
In quanto a Giulio Base, regista in passato di film di buon livello, gli auguriamo di tornare a prodotti ben più consistenti di “La coppia dei campioni” cui però auguriamo lo stesso almeno un discreto incasso al botteghino.
Il cinema italiano ne ha bisogno……..