L’età d’Oro, regia di Emanuela Piovano

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oroSid ritorna nel paesino pugliese per il funerale della mamma Arabella (Laura Morante) che lì gestiva un’arena cinematografica dove proiettava i film della sua vita e nelle ore che precedono la cerimonia funebre il giovane ritrova le persone conosciute in passato che hanno lavorato con Arabella – condividendone sogni progetti speranze difficoltà – nonché la stessa madre che lo incita a non arrendersi e a guardare sempre avanti.

Quanti conoscono Annabella Miscuglio, giornalista, regista e battagliera fondatrice e animatrice del Film Studio romano, scomparsa nel 2003? Probabile la conoscano in pochi ed Emanuela Piovano – che è stata sua assistente – le rende omaggio con questo film sul cinema e sulla passione per il cinema pieno di affetto, di dolcezza, di tenerezza, di calore e di nostalgia per un tempo irripetibile che non tornerà mai più, peccato le intenzioni siano migliori della messa in scena che alle volte – soprattutto all’inizio e nei dialoghi – risulta un poco incerta e faticosa da seguire.

Comunque, L’età d’Oro merita di essere visto: in sala in sala…

 

 

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