Negli anni cinquanta la giovane Ellis (Saoirse Ronan) – partita tutta sola alla ricerca di fortuna, indipendenza e felicità dalla provincia irlandese alla volta degli Stati Uniti – trova a Brooklyn ospitalità, lavoro e l’amore di un idraulico di origini italiane, premuroso e gentile. Ma la morte dell’amatissima unica sorella rimasta a casa a badare a mammà la riporta nella terra natia, dove entra in crisi: tornare a Brooklyn o restare in Irlanda?
Riassunto così Brooklyn può sembrare un melodrammone lacrimoso indicato per l’ora del the, e invece no, Brooklyn è un film moderno, elegante, delicato, coinvolgente e ricco di ingredienti – le radici, la famiglia, le tradizioni, la condizione femminile, i sogni, le differenze di classe, il futuro – dosati e miscelati benissimo.
“Ritratto sincero di una ragazza non convenzionale”
Ellis all’inizio del film è una giovane donna dall’aspetto fragile e spaventato, ma poi la vediamo trasformarsi e diventare ogni giorno più forte e anche più cinica e attenta ai suoi personali interessi.
Sì,come dice Ilaria, “Brooklyn” è un film moderno ed elegante che ci mostra una società, quella degli anni Cinquanta, nella quale essere donna non era facile per niente.
Ellis con il sorriso ingenuo e malandrino ci riesce.
Davvero un bel ritratto al femminile che merita di essere visto.