La storia di cinque fratelli lucani immigrati a Milano con la madre sono il punto di partenza di Rocco e i suoi fratelli, un affresco potentissimo sullo sradicamento dei meridionali: torna al cinema nell’edizione restaurata dalla Cineteca di Bologna il capolavoro senza tempo di Luchino Visconti, osteggiato durante le riprese e all’uscita, nel 1960.
Appuntamento questa sera alle 20 all’Apollo (galleria de Cristoforis 3) e al Palestrina (via Palestrina 7), e martedì 8 e mercoledì 9 sempre al Palestrina.
Per saperne di più: www.ilcinemaritrovato.it www.spaziocinema.info
“Rocco nella nebbia milanese”
Fa freddo nel gennaio 1960 quando in una traversa di Viale Argonne si inizia a girare il film capolavoro di Luchino Visconti “Rocco e i suoi fratelli”. Una storia affascinante: Visconti che lavora con la tonsillite a causa del freddo; Alain Delon che durante il week end scompare con Romy Schneider in arrivo da Parigi; la censura della Provincia di Milano che impedisce le riprese all’ Idroscalo; l’anteprima al cinema Capitol con alcune sequenze della pellicola oscurate dalla magistratura.
Eppure il film passato alla storia del cinema rimane indimenticabile alla faccia dell’oscurantismo idiota di certi personaggi fuori tempo.
Grazie Luchino!