Quante sono le anime di un quartiere? Sicuramente doppie o triple, perché ogni abitante evidenzia ciò che lo tocca o lo riguarda. La prova è che gli allievi del master in giornalismo di Statale, Iulm e Cattolica, che hanno partecipato alla seconda edizione Premio Guido Martinotti, il famoso sociologo urbano che ci ha lasciato troppo presto, hanno avuto davanti a sé un impresa avventurosa, esaltante, complicata. C’è chi si è affidato al proprio intuito o alle proprie sensazioni e chi ha preferito la formula della testimonianza con i residenti che raccontano la verità sul loro habitat. E’ per questo che i filmati presentati dalle squadre dei ragazzi hanno suscitato interessi e dibattiti una delle quali è stata il rispetto delle regole del concorso, poi tutto il resto… I quartieri scelti dagli allievi erano vari e spaziavano da Garibaldi a Gratosoglio, da Porta Nuova a City Life. Anime diverse, corrispondenti a contrade di pieno centro e periferia. I premi erano tre: il primo se l’è aggiudicato “Il dormitorio si sveglia”, ambientato al Gratosoglio (Statale Scuola Walter Tobago), ma hanno colpito anche lo spirito di Garibaldi e quello di City Life. Questa sfida per individuare le anime dei quartieri, QT la deve alla fondazione Cariplo che non solo offre i premi ma anche la più bella delle sue sedi, le Gallerie d’Italia, uno dei musei più visitati di Milano. Per la terza edizione QT è indecisa se aprire ai videoamatori e alle scuole. Voi che ne dite?