A novembre – dopo aver visto A Bigger Splash – mi venne il desiderio di rivedere La piscina di Jacques Deray, quel bellissimo e torbido film del 1969 ambientato sul bordo di una piscina di una villa in Costa Azzurra, interpretato da Alain Delon, Romy Schneider, Maurice Ronet e Jane Birkin del quale il film di Luca Guadagnino – ambientato a Pantelleria – è il rifacimento.
Il mio desiderio sarà accontentato da Il doppio sullo schermo – Remake d’autore, una rassegna che a partire da venerdì 15 gennaio presenterà al Museo Interattivo del Cinema (viale Fulvio Testi 121) le due versioni di una stessa storia, iniziando proprio con La piscina (il 15/01 alle ore 15, e poi il 28/01 alle ore 17) mentre A Bigger Splash sarà proiettato il 17/01 alle ore 17.15 (e il 31 gennaio alle ore 17). La rassegna – che proseguirà fino al 31 gennaio – comprende inoltre L’uomo che sapeva troppo di Alfred Hitchcock nella versione inglese del 1934 e in quella americana del 1956 sempre di Hitchcock, e ancora Il promontorio della paura di John Lee Thompson del 1962 rifatto poi da Martin Scorsese con Cape Fear-Il promontorio della paura nel 1991, L’esperimento del dottor K di Kurt Neumann del 1958 e il suo rifacimento La mosca di David Cronenberg del 1986, e infine La Sfida del Samurai di Akira Kurosawa del 1961 e il suo rifacimento Per un pugno di dollari di Sergio Leone, del 1964.
Per il cartellone completo, gli orari e altre notizie: www.cinetecamilano.it
“Il remake, una sfida spesso perdente”
Perchè il remake di un film celebre? Perchè si vuole tentare di fare soldi (in genere l’ originale è stato un grande successo) oppure perchè si soffre la mancanza di fantasia e di nuove storie da raccontare sul grande schermo?
In ogni caso l’operazione è piuttosto rischiosa. Robert Mitchum, un gigante di Hollywood e un outsider del cinema americano famoso per le sue battute fuori dal set dopo aver interpretato il film “Marlowe indaga”, remake di “Il grande sonno” tratto da Chandler, dichiarò: “Che bisogno c’era di fare rifare un film mitico nel quale Humphrey Bogart tiene sempre le mani in tasca e guarda con adorazione Lauren Bacall?” E ancora come poter mettere a confronto una pellicola strepitosa come “La piscina” del 1968? Dove li trovi due attori in grado di competere con il bellissimo Alain Delone e l’incantevole e deliziosa Romy Schneider? Per non parlare dell’atmosfera del film, torbida, sensuale, unica.
Perciò signori sceneggiatori leggete più giornali, libri, scovate le notizie più curiose, andate in mezzo alla gente, sul tram, sul metro, sentite i loro discorsi, registrate quanto vi raccontano gli amici, i conoscenti e perfino gli estranei. Quella è vita vera da portare sui copioni e infine nelle immagini.
Così vanno le cose del cinema……