Dall’11 gennaio: Il grande dittatore di Charlie Chaplin nella nuova versione restaurata

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distribuzioneFinalmente – e sempre grazie al progetto Il cinema ritrovato curato dalla Cineteca di Bologna – torna nelle sale e esce in dvd la nuova edizione restaurata (in inglese con sottotitoli in italiano) de Il grande dittatore, un altro gioiello senza tempo, un altro intramontabile classico del cinema dove Charlie Chaplin prende di mira, ridicolizza e irride Adolf Hitler attraverso la storia di un barbiere ebreo molto somigliante al dittatore. 

Da lunedì 11 gennaio all’ Apollo, all’Anteo e all’ Ariosto, per gli indirizzi, gli orari e altre informazioni www.spaziocinema.info e www.ilcinemaritrovato.it

 

Un pensiero su “Dall’11 gennaio: Il grande dittatore di Charlie Chaplin nella nuova versione restaurata

  1. pierfranco bianchetti

    “Quando l’America non voleva vedere”
    Nel 1939 Charlie Chaplin inizia le riprese di “Il grande dittatore”, un film costossimo (due milioni di dollari) che mette alla berlina Hitler e il nazismo in un momento politico difficile per gli interventisti (cioè coloro che volevano l’America al fianco di Francia e Gran Bretagna contro la Germania), mentre negli States l’isolazionismo e la neutralità sono i sentimenti più comuni degli americani (la guerra in Europa? Non sono affari nostri! è quanto pensa l’opinione pubblica nella quasi sua totalità). Chaplin non è d’accordo perchè ha perfettamente capito, lui il genio, quanto sia pericoloso l’avvento al potere del Terzo Reich.
    E ancora più banalmente Hollywood che fa affari d’oro con gli esercenti tedeschi per via della distribuzione soprattutte di commedie nelle sale cinematografiche non vuole inimicarsi il nazismo.
    Attaccato duramente da più parti “Charlot” resiste e nel dicembre 1940 “Il grande dittatore” viene distribuito nei cinematografi con grandissimo successo.
    Un anno dopo, quando l’America è costretta a entrare in guerra contro il Giappone e la Germania in seguito a Pearl Harbor, molti si ricrederanno dando una grande soddisfazione a Chaplin. Ancora una volta lui ha vinto contro l’ottusità, la cecità, l’ignoranza dei conformisti – bigotti.
    Perfino la figura di Mussolini è azzeccatissima, un povero sbruffone, un servo sciocco del Fuhrer, un omaccione ridicolo e inutile.
    Grande Charlie Chaplin, il poeta che ha illuminato il mondo!

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