Abe Lucas (Joaquin Phoenix) insegna filosofia in un college di provincia, è stanco, apatico, depresso e trasandato, beve di continuo – difatti ha una pancia enorme -, di continuo cita Kant e Kierkegaard e le donne gli cascano subito ai piedi, come la collega divorziata Rita (Parker Posey) e la luminosa e stimolante studentessa Jill (Emma Stone).
Una conversazione ascoltata per caso in un bar risveglia Abe dal suo letargo esistenziale, cambiandogli la visione della vita e ridandole un senso non vi dico come anche se probabilmente già lo sapete.
Dopo qualche incursione piena di leggerezza in altre epoche e in altre città (come Roma e Parigi) Woody Allen (da poco ottantenne: auguri!) ritorna alle amate tematiche serie – il sesso, la morte, l’etica, la morale… – ma in Irrational Man tutto resta abbastanza in superficie, i dialoghi non sono granché brillanti né arguti e non ci sono battute folgoranti, insomma per farla breve è come se il genio di Allen avesse messo il pilota automatico e nel frattempo fosse andato a fare altro, del resto ci sarà pure un motivo se a un certo punto – il film dura novantasei minuti – si inizia a guardare l’orologio…
Comunque un film di Woody Allen è sempre un film di Woody Allen, e vale la pena vederlo anche se sbiadito, sfocato, verboso e non all’altezza, per quanto mi riguarda sono uscita dalla sala con la voglia di rivedere Match Point.
“L’orologio, il buio della sala e Woody Allen”
E brava Ilaria. Hai confermato la mia opinione.
La pancia del protagonista (va bene le necessità di finzione, ma fa proprio schifo !!!), la noia che spesso ci fa guardare l’orologio, una visione morale della vita discutibile sono gli elementi non convincenti del film di Woody Allen; autore che noi amiamo tantissimo, ma che preferiamo quando racconta le difficoltà esistenziali in chiave comica degli intellettuali, degli artisti, della persone come lui in lotta perenne contro la depressione aiutati invano da un terapeuta ( ” al mio psicanalista concedo ancora un anno di tempo poi vado a Lourdes” è una delle sue folgoranti battute).
In quanto a Joaquin Phoenix, il suo ritratto di docente di filosofia stanco di tutto è certamente efficace. Però da uomo mi viene un dubbio: uno così come fa a piacere tanto alle donne giovani e meno giovani? Forse a quelle e sono molte attratte da individui speduti che possono soddisfare il loro istinto materno e protettivo. A me un tizio così farebbe “cadere le calze”, ma io non faccio testo per carità….. Le gentili signore invece attratte dal maschio sofferente e disturbato si accomodino…
Però poi non dite che vi avevo avvertito…….