Chi non ha ancora mai visto il primo film di Massimo Troisi – dove Massimo Troisi è Gaetano, un giovane napoletano che decide di partire per Firenze e ricominciare da tre, visto che almeno tre cose buone nella vita le ha fatte – può iniziare da zero e vederlo per la prima volta; chi invece lo ha visto, rivisto e amato può riassaporare il talento, la malinconia e l’arte dell’immenso Troisi nella versione restaurata di Ricomincio da tre curata del Centro sperimentale di Cinematografia.
Soltanto lunedì 23 e martedì 24 novembre all’Apollo, all’Odeon e nelle sale del circuito Uci: per gli orari e altre notizie www.spaziocinema.info www.thespacecinema.it www.ucicinemas.it
“Massimo Troisi, un napoletano nordico…..”
Nessuno potrà mai prendere il posto di Massimo Troisi, uomo e attore adorabile che è stato in grado di raccontarci una Napoli fuori dagli schemi triti e ritriti da secoli. Il partenopeo esuberante, un po’ lavativo con pizza, mandolino e Vesuvio sullo sfondo, di cui non fidarsi troppo…
Lui con la sua maschera triste, tenera e dolce ha cambiato le carte in tavolo dimostrando quanto siamo legati agli stereopiti (il milanese “cummenda”, il piemotese “falso e cortese”, il ligure super taccagno, ecc).
Sì, può anche darsi che alcune di queste caratteristiche sociali – antropologiche siano il frutto di epoche lontane, ma oggi non sono più accettabili perchè il mondo è in subbuglio ovunque e il cambiamento a tutti i livelli è all’ordine del giorno.
Perciò quando andate a Napoli godetevi il caffè e la pizza inimitabili, il Vesuvio e il golfo che sono sempre quelli, l’allegria e la spontaneità dei cittadini, ma ricordatevi che il napoletano può essere un po’ nordico nella precisione delle cose, nella serietà dei comportamenti.
Proprio come Massimo Troisi che ci manca tantissimo…….