Figlia di due genitori cattolici fondamentalisti e intransigenti la quattordicenne Maria ne abbraccia gli stessi rigidi precetti rinunciando a gioie, piaceri, vanità, turbamenti, agi e distrazioni terrene e il regista tedesco scandisce le ultime giornate del cammino estremo di Maria verso il sacrificio finale in quattordici stazioni messe in scena con rigore e minimalismo oltre l’essenziale dove ogni stazione sottolinea una rinuncia e dove ciascuna è un unico piano sequenza che rende la via crucis senza ritorno della ragazza ancora più ossessiva.
Con economia di parole e di colori, tanto silenzio e tanto troppo rigore, il film – che arriva come un pugno nello stomaco – semina molti spunti di riflessione sugli eccessi delle fedi.
Al cinema Mexico, in via Savona 57: per informazioni www.cinemamexico.it