Il film inizia presentandoci una ragazza legata a un materasso lurido e l’aguzzino che la tiene prigioniera e va avanti mostrandoci la ribellione della rapita che una volta libera si mette sulle tracce di altre ragazze tenute prigioniere per conto non vi dico di chi – ahi ahi, l’amour! -: ecco Reversal – La fuga è solo l’inizio dove scorre sangue a palate ma nessuna sostanza, tanta confusione, tanta sporcizia, molta approssimazione e zero brividi. E si arriva alla fine degli ottanta – eterni! – minuti davvero sfiniti, sempreché non ci si arrenda prima.
E’ vero, il film è pieno di materassi luridi, di cantine maleodoranti, di personaggi sporchi ed impossibilitati a lavarsi e cambiarsi perchè costretti dal loro aguzzino in condizioni disumane. Per non dimenticare il sangue a fiumi, la violenza, la crudeltà.
Viene voglia di lanciare sul set sempre buio e angosciante tonnellate di shampoo, sapone, profumo e disinfettante.
Che senso ha produrre film simili.
A chi possono interessare se si escludono i venditori di prodotti per la casa e per la persona!!!
Una noia mortale avvolge il povero spettatore che vorrebbe al più presto fare una doccia calda e andare a dormire in un luogo pulito e accogliente.
A proposito adesso vi devo salutare. Spengo il computer e vado a spruzzare di disinfettante i miei materassi……