James Bulger è un gangster irlandese di base nella Boston del sud che trova copertura, silenzio e protezione ai suoi crimini e ai suoi malaffari in un agente dell’FBI amico di infanzia affamato di carriera, il tutto in cambio di informazioni sulla mafia italiana, nemico di entrambi: ecco Black Mass – L’Ultimo Gangster che ispirandosi al romanzo di Dick Lehr e Gerard O’ Neill racconta le storie ascendenti del criminale Bulger e del poliziotto Connoly, dagli anni Settanta fino a tutti gli Ottanta e ben oltre, ecco un gangster movie ben confezionato, che funziona, intrattiene e scorre con ritmo, merito anche di un buon cast, a cominciare da Johnny Depp qui calvo, con occhi azzurri e denti anneriti, insomma quasi irriconoscibile.
In sala in sala, dimenticandosi per un paio d’ore di Coppola e Scorsese, maestri impareggiabili inarrivabili del genere.
” Il mestiere dell’ attore, verità e leggende”
Sì, è vero come scrive Ilaria che non possiamo pretendere andando al cinema di vedere solo capolavori, quelli delle grandi firme Coppola e Scorsese.
E’ come se volessimo recarci in qualsiasi museo e vedere esclusivamente Michelangelo, Picasso, Renoir e soci.
Detto questo il film in questione affronta la tematica già vista in “Sicario”, il rapporto spesso ambiguo tra la malavita e le forze dell’ ordine. Qui la lotta è tra la mafia irlandese e quella italiana presente anche in altre pellicole.
L’FBi per sconfiggere la seconda si allea spregiudicatamente con James Bulger, il criminale più spietato di Boston che comanda nella parte irish della città.
E’ curioso come in America le due comunità siano per tradizione da una parte e dall’ altra della barricata divise tra buoni e cattivi, tra poliziotti, pompieri e gangster.
Si sa gli Usa sono una grande nazione, ma piena di contraddizioni….
Il protagonista di “Black Mass – l ‘ultimo gangaster” è Johnny Depp quasi irriconoscibile nella sua calvizia e nella sua struttura fisica appesantita probabilmente all’ inseguimento del mito trasformistico di Robert De Niro noto per essere ingrassato ben 33 chili sul set di “Toro scatenato” oppure fortemente invecchiato in “C’era una volta di America”.
La leggenda racconta di come l’ attore durante le riprese a Roma a Cinecittà per calarsi nel personaggio del vecchio andava a letto presto dopo aver bevuto solo un brodino….. Realtà o finzione che sia il grande Bob rimane insuperabile.
Il nostro Mastroianni invece uomo saggio e pacioso non credeva a questi metodi così drastici nell’affrontare un ruolo.
” Si dice che De Niro – affermava nelle interviste – per ‘Taxi Driver’ abbia passato un mese guidando taxi gialli per New York. E’ una frottola. Un attore non ha bisogno di questi accorgimenti.
Il mestiere è sufficiente..”
Il nostro Marcello però non faceva testo. Sophia Loren sua partner in tanti film raccontava che ogni mattina lui arrivava sul set senza avere studiato le battute perchè era un pigro di prima grandezza.
E allora quale è la verità ?
Se volete possiamo aprire un dibattito……