Dal 6 al 22 ottobre al MIC: 120 anni di cinema – il western

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ombrePoteva mancare una rassegna attorno al genere Western nei festeggiamenti organizzati dalla Cineteca per il centoventesimo compleanno del cinema?

Certo che no, infatti c’è, sedici i titoli selezionati tra classici, all’italiana e postmoderni, si inizia martedì 6 ottobre con Django di Sergio Corbucci seguito mercoledì 8 da C’era una volta il West di Sergio Leone, il 9 ecco Ombre rosse di John Ford e Il “Grinta” di Henry Hathaway, il ciclo prosegue fino al 22 ottobre, il Museo Interattivo del Cinema è in viale Fulvio Testi 121, per il calendario completo delle proiezioni e altre notizie www.cinetecamilano.it

Un pensiero su “Dal 6 al 22 ottobre al MIC: 120 anni di cinema – il western

  1. pierfranco bianchetti

    “Tra tre giorni ci troviamo nella Monument Valley.
    Si gira!” firmato John Ford. ”
    Questo era il testo del telegramma che il grande regista autore di “Ombre rosse” inviava ai suoi attori preferiti John Wayne, Ward Bond, Victor Mc Laghen e naturalmente Henry Fonda.
    Lì nel luogo simbolo del cinema western venivano realizzate buona parte delle riprese di film poi passati alla storia di Hollywood di quella fase storica americana così mitica , ma spesso inventata di sana pianta. Le sparatorie nei saloon e dei recinti di cavalli ad esempio sono state in verità pochissime, a differenza di quanto abbiamo visto per anni sui nostri schermi. Le cittadine e i villaggi immersi nella prateria e tra le splendide montagne del West avevano le strade linde e pulite, nonostante la presenza di cavalli, asini, muli e vacche!
    Per non parlare dei cow boys in sella ai loro destreri costretti a mesi e mesi di duro lavoro a fianco delle madrie trasportate per chilometri e chilometri da un capo all’ altro del Paese tra pioggia, sole cocente, freddo intenso, punture letali di serpenti a sonagli tra gli assalti di pellerosse e di bande di razziatori di bestiame.
    Non per nulla un bellissimo film di qualche anno fa si intitolava “Fango, sudore e polvere da sparo”.
    I poveri mandriani erano costretti a mangiare per lungo tempo fagioli e ladro fritto, un’alimentazione che procurava loro malattie cardiovascolari micidiali.
    Ed ancora il genere western ha ignorato la presenza tra i cow boys di uomini di colore che in realtà sono stati numerosi. Solo il regista Melvin Van Peebles ha ristabilito la verità con il suo film “Posse – La leggenda di Jessie Lee”.
    Documenti storici recenti hanno infine svelato la vera storia di Davy Crockett, l’eroe di Alamo, il cacciatore con il cappello di pelliccia ( altra invenzione di Hollywood) che fu un bel codardo e vigliaccone pronto a chiedere perdono ai nemici affinchè gli risparmiassero la vita.
    Insomma come dice il protagonista di “L’ uomo che uccise Liberty Valance” ancora di John Ford ” Qui siamo nel West, dove se la leggenda diventa realtà vince la leggenda”!

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