Cent’anni fa nasceva Mario Monicelli, quarant’anni fa usciva Amici miei: la Cineteca Italiana approfitta del doppio anniversario per organizzare al Museo Interattivo del Cinema (viale Fulvio Testi 121) una rassegna incentrata sui film del regista degli anni settanta.
La società del tempo – usi, costumi e tensioni -, gli italiani – vizi, illusioni, prospettive e delusioni – sempre in equilibrio tra comica amarezza e sarcasmo: appuntamento a martedì 1° luglio alle 17 con Un borghese piccolo piccolo, tra gli altri titoli in programma Caro Michele, Amici miei ( c’è anche Amici miei atto II), Brancaleone alle crociate, Romanzo popolare.
Per il calendario completo e altre indicazioni: www.cinetecamilano.it
Vale sempre la pena di rivedere i film di Mario Monicelli toscanaccio burbero, ma buono che con “L’armata Brancaleone”, “Romanzo popolare”,” I soliti ignoti”,” Amici miei”, ecc. ci ha fato ridere, piangere, riflettere sul modo di essere italiani, sui nosti vizi e le nostre virtù. Nel 2006 venne a Milano al cinema Apollo per l’ antepriam di “Le rose del deserto”. Nel scendere le scale per raggiungere il palco passò accanto ame e mi disse con tono familiare. ” Devo andare giù di qui ?”. ” Sì maestro” risposi. Poi durante la conferenza stampa mi lanciai in una interpretazione sociologico – politica di una sequenza particolarmente interessante. mi guardò e disse: ” Non ci avevo pensato a questa sua riflessione, ma certamente non sarei stato capace di usare le sue belle parole”. Il suo tono era assolutamente serio ( a differenza di altri suoi colleghi che in passato hanno usato espresso invece arroganza e maleducazione, per non fare nome Nino Manfredi). Umiltà e modestia sono insite negli aristi queli davvero grandi. La triste fine della sua lunga e ricca avventura terrena è ancora una pena per me come quella del suo collega e amico Carlo Lizzani di cui conservo gelosamente un suo libro con dedica che mi inviò tempo prima. Di Monicelli ci rimagono comunque le sue pellicole spesso nei palinsesti televisivi che ancora ci commuovono, ci danno allegria e ci riempiono di cultura. Grazie maestro !