Cari cinefili, ecco a voi un’altra data da segnare e sottolineare: lunedì 22 giugno.
Inizia infatti il 22 giugno e prosegue fino al 22 luglio – dislocata tra l’Apollo e l’Anteo, per spostarsi poi a Roma e in altre città su e giù per l’Italia – una rassegna di sei film del maestro giapponese compresi tra la fine degli anni quaranta e gli inizi degli anni sessanta, tutti restaurati e mai usciti da noi, ad eccezione di Buon giorno.
Tardo autunno, Il gusto del sake, Tarda primavera, Viaggio a Tokyo, Fiori di Equinozio oltre il sopracitato Buon giorno: storie semplici, storie delicate, storie di vite, storie raccontate con comprensione e umanità e con uno stile unico e inimitabile.
Per sapere tutto: www.spaziocinema.info
Ozu un grande maestro del cinema giapponese ed internazionale è stato capace con il suo stile lento, poetico, silenzioso caratterizzato dalla fissicità della macchina da presa di infondere nello spettatore emozioni intime ed irripetibili. Il suo sguardo dolente sulla società niponica del dopoguerra nella quale il disfacimento dell’ istituzione famiglia è per lui devastante, lo colloca insieme ad Akira Kurosawa tra i grandi cineasti del Sol Levante. E pensare che lui Ozu detestava il collega Kurosawa accusato di essere troppo occidentale, di fare film in qualche misura lontani dalla loro tradizione culturale. Per noi poveri profani invece entrambi sono due giganti del cinema con il loro linguaggio visivo strepitoso…Le loro pellicole sono indubbiamente in grado a distanza di anni di farci commuovere, di emozionarci e di farci capire le origini nobili della settima arte. Grazie a voi cari Ozu e Kurosawa……