A Devon, artico canadese.
Il quattordicenne Luke – orfano di padre e con una madre troppo protettiva – trova in garage un cucciolo d’orso polare che si è smarrito durante l’incursione assieme a mamma orsa nel centro abitato.
Un orso deve trascorrere i primi due anni e mezzo di vita accanto alla mamma per apprendere tutto, Luke lo sa bene, quindi decide di riportare il cucciolo – battezzato Nanuk: orso vagabondo – a Cape Risolute, laddove intanto è stata trasportata l’orsa.
Il viaggio di Luke e Nanuk è pericoloso, mette ansia e appassiona, le riprese artiche di Brando Quilici sono grandiose e il lieto fine è doppio: Nanuk riabbraccia la mamma mentre Luke conquista la fiducia della sua.
Storia di amicizia e di formazione, Il mio amico Nanuk è adatto ai più giovani e piace anche agli adulti.