Antoine è depresso e tossico e fa il portiere di uno stabile, Mathilde ci abita ed è convinta che una crepa sulla parete di casa provocherà il crollo di tutto l’edificio: i due si riconoscono e diventano amici e solidali, tra il via vai di stravaganti e instabili inquilini.
Piccole crepe, grossi guai è una commedia cupa e amara con momenti e spunti divertenti e sorrisi sparsi dove si parla di solitudine e di vite alla deriva con sensibilità e misura, senza strafare e senza cadere nel sentimentalismo.
E poi Antoine è Gustave Kervern, Madame Mathilde è Catherine Deneuve, tutti e due sono magnifici e il terzo protagonista è il cortile del palazzo – crocevia di rancori, malinconie e naufragi esistenziali – con il pavimento consunto e le piante appassite.