Germania, 1912.
Il ricco industriale Karl – col cuore malandato e molto accogliente – assume come segretario personale il giovane ingegnere Friedrich, di modeste origini e notevoli capacità: tra Friedrich e Lotte – la giovane moglie di Karl – è desiderio a prima vista ma solo dopo otto anni, e alla fine del film, si daranno il primo bacio.
Una promessa di amore, la separazione, i silenzi, gli sguardi, i palpiti, i turbamenti, e su tutto lo scorrere del Tempo: Patrice Leconte – ispirandosi a un romanzo di Stefan Zweig – li mette in scena con eleganza, misura e compostezza e con le giuste atmosfere e gli sguardi eloquenti di Alan Rickman da soli valgono il prezzo del biglietto.