In un periodo di sconforto e profonda crisi di identità sociale e lavorativa, ci tenevo a raccontare un’altra storia esemplare per Milano.
Sapendo che ormai hanno tagliato fondi anche per il welfare e per le attività di riqualificazione ambientale, emerge un esempio che spicca controcorrente nella sua lucida integrità.
Il Parco Elio Vittorini si identifica come opera di “riconsegna” di un’area pubblica ai cittadini di Milano: la realizzazione di un parco urbano quale porta di comunicazione e interazione tra la città, il quartiere di Ponte Lambro e l’area agricola interna al confine del Parco Agricolo Sud della Provincia di Milano.
L’aspetto più esemplare questa volta è anche uno degli attori principali del progetto.
Lo studio di architettura a cui è stato affidato l’incarico della progettazione.
PrincipioAttivo è uno studio di architettura con un’età media di 30 anni . Proprio in questo periodo in cui sento amici e conoscenti che sono senza lavoro e pensano di trasferirsi all’estero, rende orgogliosi e speranzosi vedere che si sono anche degli esempi controtendenza.
Uno degli aspetti più interessanti di cui discutevo con Luca Bigliardi, socio di PrincipioAttivo, è proprio l’importanza di lavorare su un progetto che parte dal basso. Dalla demolizione di un ecomostro in Zona Ponte Lambro è nato un attento processo di trasformazione per arrivare alla creazione in breve tempo di un parco verde attrezzato, “modellato” dai bisogni degli abitanti del quartiere. Un lavoro di co-progettazione con il quartiere, l’amministrazione comunale e provinciale, e l’operatore privato che ha incaricato lo studio,
Partendo da un questionario realizzato dal Politecnico di Milano è nato il progetto di Principioattivo, interfacciandosi prima con il Consiglio di Zona 4 e poi con gli abitanti del quartiere. Si è arrivati a un compromesso e rimodernamento “romantico” dei percorsi interni al Parco Elio Vittorini e all’introduzione di un “percorso vita” e sentieri morbidi e sinuosi in cui domina sempre la componente verde e naturale che si innesta in modo organico e armonioso alla città, guidando lo sguardo dei cittadini verso il panorama agricolo retrostante.
Proprio in un angolo di città che si affaccia alle tangenziali e all’appendice ultima dell’aeroporto di Linate esistono ancora scorci di rara bellezza, come la cascina Monluè. E ora, e non ultimo come importanza e valenza urbanistica e paesaggistica, il parco Elio Vittorini.
Esempi, quelli della concertazione tra pubblico e privato, tra Comune di Milano, Consiglio di Zona, operatori privati e studi di progettazione emergenti (come PrincipioAttivo), che possono funzionare e dare una svolta positiva al tessuto urbano di Milano.
alla prossima avventura nel verde di Milano
dal Vostro Mr. Yes