Care Cinzia, Mirna, Mariangela, Danuta, Francesca, Patricia, grazie per aver partecipato ieri al nostro incontro nella biblioteca del carcere di San Vittore. Grazie anche a Renata Discacciati che me lo ho permesso. Non so niente di voi, di quello che avete fatto per essere lì, ma volevo dirvi che mi siete state tutte simpatiche, mi è sembrato di parlare, non dico amiche (perché ancora troppo presto per definirvi così) ma conoscenti. Varcare quei cancelli verdi chiusi da grandi chiavi, come quelle dei castelli di una volta, mi ha fatto provare sensazioni diverse e costrastanti: trepidazione, ansia, emozione, paura. Quelle due ore, in cui abbiamo parlato di giornali, politica, gossip (sì anche quello), mi hanno rivelato un po’ delle vostre anime. La prossima volta spero di conoscerle di più.