Con un po’ di ritardo ma con la voglia e la promessa di diventare più attiva e veloce, (ri)parto con un dialogo sul nostro affettuoso quartiere e su ciò che servirebbe fare per (ri)animarlo, rendendolo più contemporaneo, vivo e vivibile. Attendo proposte sul tema, anche da parte di giovani e giovanissimi che in questa zona hanno forse nonni e zie oppure transitano per andare al San Carlo, al Museo o in Università. Ovviamente abbastanza acuti da considerare che l’inevitabile problema dell’età media over 50ies degli abitanti di qui non va considerato un impedimento, ma caso mai un plus, di esperienza, di conoscenza e di maggiore disponibilità di tempo e di denaro. Chiunque lo farà dovrà proporre meccanismi diversi, intelligenti e inconsueti, oppure idee già sperimentate ma riformattate a oggi. Come fa la libreria il Trittico, nella quale Pietro, serio, bello e competentissimo libraio con il quale è una sfida scambiare parole e idee, il quale, di sabato, uno o due al mese, invita uno scrittore che resta tutta la mattina in negozio a “lavorare”, vendendo i libri, anche non suoi, ai visitatori. O la bravissima fioraia Lucia, che non sempre trova un innamorato che manda alla sua bella 150 tulipani in una volta, ed è diventata meravigliosa nel creare deliziosi cestinetti o secchiellini in alluminio, o in juta, con uno, due, tre fiori e basta, che possono costare anche meno di un libro e diventano un regalo altrettanto gradevole. O il coraggioso enologo Zaccone, che, aiutato dal figlio Stefano, propone vini di grande qualità provenienti da vitigni eccellenti che scopre prima che diventino famosi, a prezzi assolutamente ragionevoli. A un certo punto succederà, come abitanti e botteghe dicono in coro, che il quartiere San Vittore recupererà la tranquillità quando piazza Sant’Ambrogio sarà finalmente rimessa a posto. Prima di allora, come osserva il Parroco Don Milani, molto stimato dai suoi parrocchiani per la sua libertà di pensiero, “ci sarà forse maggiore tranquillità quando le invadenti macchine “di servizio” della polizia penitenziaria, di vigili e carabinieri smetteranno di percorrere San Vittore a 100 all’ora, passando anche col rosso, suonando sirene esagerate e agitando inutili palette……” Ma con lui, che è anche Parroco del Carcere, parleremo di cose più importanti.
A presto, con tranquillità,
Donata Sartorio
Ciao Donata, so che hai avuto un grande successo con il tuo giornale. Ma nel tuo quartiere c’è un gelato buono come nel mio?