Arrivo nel negozio di via Terraggio per la presentazione della nuova collezione “San Vittore”, creata tre anni fa dalla Cooperativa Alice, diretta da Luisa Della Morte e realizzata in laboratorio dalle detenute. Una vera Alice, la simpatica commessa, mi mostra abiti dalle forme morbide e gentili, ormai molto riconoscibili, in nuovi sofisticati colori e in materiali più ricercati , con le nuove borse in tessuto a telaio. Tutto a prezzi molto ragionevoli, massimo 180 Euro. Quando chiedo le chiedo un parere sulla nuova iniziativa “quartieritranquilli.it”, sorride e dice : “ Un quartiere perfino troppo “tranquillo”, come addormentato. Da quando siamo qui, la gente è molto diminuita, non vedi più nessuno camminare nella strada, specialmente nel week–end, la piazza è in lavori da anni, solo impalcature e reti arancioni, sembra il retro del quartiere…….” Il mio primo suggerimento è quello di mettersi d’accordo con gli altri negozi della via, creando occasioni per richiamare le persone. Come in effetti avviene timidamente la stessa sera, con la presentazione dell’ultimo romanzo giallo di Silvia Giacobini nel nuovo spazio “ Go Coppola”, quasi di fronte. Ma occorre molto più coraggio.
A parte questo, peraltro tutto vero e piuttosto fastidioso per chi ci vive, la cosa importante è che San Vittore è un quartiere molto “umano”, accogliente, affettuoso, con in più tutto quello di cui si ha bisogno in città. Non manca nulla, anzi… C’è l’Università, c’è l’Ospedale, c’è il Museo, il Collegio San Carlo, altre scuole e tanti Asili, due Basiliche, vari supermercati Sup e il Mercatino Bio a km zero. E naturalmente “Il” Carcere.
Ma avremo spazio, tempo e modo di parlare di tutte le cose positive e di tutte le magagne… prossimamente qui
Con simpatia, Donata Sartorio
Benarrivata Donata. Ma è vero che sei vegana? Quanto è vegana Milano?
Carissima Signora Sartorio, grazie per aver dato una voce a questo quartiere, che speriamo torni presto a splendere come una volta. La aspetto in negozio! Arrivederci. Alice