Dici Cesare Zavattini e pensi a Ladri di biciclette, Sciuscià, Umberto D e alle altre sue indimenticabili sceneggiature neorealiste. Ma Zavattini amava molto la pittura, dipingeva, collezionava e per quarant’ anni commissionò agli artisti del tempo minuscoli quadri, di otto centimetri per dieci.
“Zavattini e i Maestri del Novecento” – fino al prossimo 8 settembre nella sala XV della Pinacoteca di Brera (via Brera, 28) – presenta 152 delle 1500 opere raccolte da Zavattini.
Autoritratti, paesaggi, nature morte e soggetti astratti firmati da De Chirico, Pistoletto, Consagra, Campigli, Depero, Rotella, Turcato, Fontana, Guttuso – l’ elenco è lungo e i quadretti sono allestiti secondo l’ordine alfabetico degli autori – compongono un delizioso percorso completato da tre autoritratti di Zavattini stesso, da una selezione di documenti e lettere degli artisti oltreché da un video ricco di interviste e testimonianze.
Per tutte le informazioni: www.brera.beniculturali.it
Ilaria d’Andria