Condominio popolare alla periferia di Roma: per Agostino e famiglia è una giornata di festa, si celebra la Prima Comunione di Lorenzo, quindi bisogna vestirsi adatti all’occasione e uscire tutti. Già, tutti: così la casa resta incustodita, un’altra famiglia ne cambia la serratura, e la occupa. Da questo momento inizia una guerra tra poveri fatta di resistenza, indifferenza e (poca) solidarietà e alla fine Agostino non riavrà casa sua e neppure si sa se riuscirà a entrare in un’altra – il finale resta aperto – perché, come ricorda il titolo, sono Tutti contro tutti, anche in famiglia. Rolando Ravello – volto noto del cinema e prima ancora della televisione – debutta alla regia raccontando il disagio sociale attraverso una storia realmente accaduta e il film pur con alcune imperfezioni di stile è autentico e genuino, si fa vedere con piacere e si fa volere molto bene. Si sorride e si ride, amarissimo