Cinema: “Viva la libertà” di Roberto Andò

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viva-la-liberta-la-locandina-del-film-264924_mediumLe votazioni sono prossime, i sondaggi danno in caduta libera il maggior partito di sinistra e allora Enrico Oliveri – segretario stanco e demotivato – si rende irreperibile e si rintana a Parigi da una ex fidanzata.

Da questo momento Viva la libertà di Roberto Andò si sdoppia in due storie che procedono parallele: mentre Enrico si rigenera ritrovando a Paris entusiasmo e linfa vitale, a Roma l’assistente Andrea Bottini ne rintraccia il gemello filosofo. Giovanni  – affetto da depressione bipolare e di casa in una clinica psichiatrica – sostituisce Enrico con gusto e gentile malizia, parla a giornalisti e sostenitori tralasciando le parole di rito, ricorre alla cultura citando Brecht e declamando versi, ri-accende la passione politica e ri-conquista simpatizzanti e percentuali.

Toni Servillo raddoppia interpretando Enrico e Giovanni ed è immenso e magnifico se possibile più di sempre, ottima la prova di Valerio Mastandrea nel ruolo di Andrea e bravi tutti gli altri attori (prezioso il cameo di Gianrico Tedeschi) di un film che racconta la politica italiana con garbo, leggerezza e un po’ di malinconia.

Insomma, dovreste proprio correre a vedere Viva la libertà.

4 pensieri su “Cinema: “Viva la libertà” di Roberto Andò

  1. Giorgio Nocerino

    Corro corro…..vado a rivedere Viva la Libertà, la prima volta che l’ho visto avevo alla mia destra una “strana” spettatrice!!

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  2. Anny ciaoooo!!!!

    L’ho visto e Servillo è bravissimo (come sempre).
    Domanda : erano 2 gemelli o uno sdoppiamento di personalità in un soggetto bipolare?
    Lo stesso Servillo, da Fazio, ha prospettato un “finale aperto”. Personalmente propendo per la mia seconda ipotesi.
    Sono curiosa di sapere come la pensa chi ha visto il film.
    Grazie!

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