Ma chi l’ha detto che la festa degli innamorati debba ripetere stucchevoli percorsi e prevedibili itinerari (anche perché la via dell’amore alle Cinque terre rischia sempre di essere chiusa per improvvisi crolli o smottamenti). Per chi comunque ama quella magica costiera sugggeriamo di tornare a Vernazza per scoprire,m anche in due, la capacità di risorgere di questo bel borgo dopo l’alluvione dell’ottobre del 2011. Residenti e ospiti (persino l’archistar Richard Rogers) si sono dati da fare per riportare con successo all’antico splendore il paesino in riva al mar Ligure. Più romantico di così c’è solo Venezia. Ma anche in pieno post-carnevale (san Valentino arriva subito dopo gli ultimi fuochi d’artificio) si trovano angoli segreti dove sognare a occhi aperti e godere un’atmosfera di bellezza e armonia. Santa Maria dell’Orto ad esempio nel sestiere popolare di Cannaregio, con la chiesa di stile gotico veneziano (dove è sepolto il Tintoretto) il bel campanile e il suo silenzioso magnifico chiostro è il luogo ideale della laguna dove scambiarsi discretamente eterne promesse.
Bisognerà invece aspettare marzo per approfittare della riapertura de La Venissa, delizioso ristorante e ostello alle Fondamenta Santa Caterina, a Mazzorbo sull’isoletta collegata a Burano da un lungo ponte di legno. In questa testimonianza vivente della sorprendente cultura contadina in piena laguna legata alla produzione di vini e ortaggi si possono passare i primi giorni di primavera nel modo meno scontato e più frizzante possibile.
Buon viaggio, ma esistono ancora gli innamorati?
Lina sei una provocatrice…certo che sììììììììì!