La ratatouille

di
ratatouille
Le giornate volano, e mi ritrovo alla fine di un nuovo giorno senza davvero aver capito come l’ho consumato così tutto in leggerezza… Mi sembra di essere tornato studente.. Ho preso ad andare in giro con il mio vecchio tascapane, con dentro il tablet (oggi se non lo hai non sei al “top” come direbbe l’ormai icona crozziana di mr Briatore, e io voglio essere un disoccupato al top, mica paglia), la “digitalreflex” (casomai colga l’immagine che mi frutti il mio personale Pulitzer) e lo “smartfone”… E naturalmente gli occhiali da presbite per poter utilizzare il tutto… Altrimenti non vedo nulla.
Intanto studio (ovviamente con un corso di e-learning) così come mi ero ripromesso, e anche qui mi sembra di essere tornato studente davvero.
Ma le giornate sono comunque troppo corte per tutto quello che devo fare, inoltre l’elfo africano di casa (la gatta) ed il bracco non credono alle loro zampe che possono passare tante ore al caldo in casa invece che al freddo ad aspettare che qualcuno torni dal lavoro, grazie al fatto che il padrone “gioca” allo studente.
È bello andare per librerie, “ciondolare” sui mezzi pubblici di superficie alternando grandi passeggiate alla riscoperta della città. Oggi poi c’era un sole tiepido molto godibile con un cielo che di rado Milano si concede.
Naturalmente in tutto questo stai ancora spulciando sul web che cosa offre il mondo del lavoro per te, rimuginando su che cosa vuoi fare da grande.. Lo so sembra ridicolo a 51 anni porsi la domanda che cosa vuoi fare da grande, ma è una domanda che, ogni volta che ti fanno rimettere o ti rimetti in gioco, te la devi porre per forza.. In realtà essere sul mercato ti fa tornare giovane. Peccato che non abbia lo stesso effetto sul fisico ..
Insomma trovare l’equilibrio tra tutte queste esperienze, sensazioni o pulsioni in una unica giornata, non è semplice… Ecco una giornata così mi ricorda… mi ricorda… sì mi ricorda un cibo… la: ratatouille!!
Sì esatto la ratatouille… è vero che è difficile amalgamare una serie di impegni senza perdersi quando è troppo tempo che il tuo ritmo è cadenzato da un ordine precostituito che comunque il recarsi in un ufficio ti dava.
È esattamente come cucinare la ratatouille … Sembra semplice, ma se non stai attento e non trovi un equilibrio tra le varie cotture dei diversi ingredienti ti ritrovi una mappazza tremenda…
La ratatouille ha ingredienti semplici: zucchina, peperone, cipolla, aglio, melanzana, pomodori, io preferisco i pachino da aggiungere solo all’ultimo per dare colore e lasciare il sapore del pomodoro fresco in bocca in contrasto con il sapore forte del peperone e della melanzana, olio, sale.. Ma ci vuole equilibrio nella preparazione per non mischiare i sapori. I sapori nella ratatouille vanno invece amalgamati, per poterne riconoscere ogni singolo e gustarne la pienezza; è questo il suo segreto … Esattamente così deve essere la mia giornata, così me la voglio godere fin che posso.

4 pensieri su “La ratatouille

  1. Anny ciaoooo!!!!

    Ehi come scrivi bene!
    Perchè in attesa di (ri)collocarti non tieni un diario punteggiato da ricette? Poi te lo auto-stampi, lo promuovi su qualche blog e sono certa che venderesti parecchio. Io te ne prenoterei subito qualche copia.
    P.S. Ti serve un correttore di bozze?

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  2. Giordana Talamona

    Che bravo che sei, vorrei avere il tuo stesso equilibrio e la tua leggerezza, sono doni molto importanti per affrontare la vita. Ci si nasce o si può imparare?

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