Carnevale? Uguale Rio. Rio de Janeiro of course. Così come Venezia o Viareggio o Ivrea. E ognuna di queste località ha le sue buone motivazioni per attrarre i patiti della festa, del travestimento e del martedì grasso (che dura fino a sabato per i fortunati milanesi). E’ lì la festa, Rio in particolare visto che tra i mondiali di calcio dell’anno prossimo e le olimpiadi di due anni dopo sta ripulendo la sua immagine e diventando non solo un hub del divertimento ma anche un polo culturale di grande richiamo ( nuovo museo sull’area del vecchio porto, la Città delle Arti…). Perchè se uno se lo può permettere evitare i bagni di folla e precedere i vacanzieri dello sport?
Per chi voglia invece trascorrere un carnevale alternativo, via dalla pazza folla dai perepepè e dai coriandoli, suggeriamo qualche meta altrettanto attraente ma meno di gruppo. Gli olandesi non sono nella top list dei popoli festaioli ma Amsterdam è come se suonasse le sue trombe celebrando nel migliore dei modi i suoi 400 anni da quando fu scavato il celebre anello di canali che la circonda: riapre dopo 10 anni il mitico Rijksmuseum, il museo del design Stedelijk chiuso da 9 e il Van Gogh museum anch’esso chiuso da qualche anno. E trovandosi in Olanda non è da trascurare l’idea di tornare 20 anni dopo a Maastricht, il piccolo borgo medievale che diede inizio all’Euro, incuneato tra Olanda Germania e Francia una cittadella universitaria con una famosa scuola di design e circondata da boschi dove si nascondono attrezzate terme di acque calde.