Buoni propositi on the road

di

4 gennaio 009Ebbene sì, è iniziato anche il 2013. E non si può certo iniziare un
anno nuovo senza dei buoni propositi. Anzi nel mio caso sarà bene che
siano “Ottimi Propositi”, visto che sono un licenziato on the road, e
non mi chiamo Kerouac…
Li ho elaborati mentre intingevo una fetta di Veneziana di Panarello
in una tazza di tè bollente, il mio rito del primo dell’anno, ed
eccoli qua!
a. Ho deciso di tornare a scuola! beh suona un po’ altisonante…
però, mentre valuto che cosa offre la vita in futuro, perché non
cercare di colmare qualche piccola lacuna? Quindi dal 25 gennaio mi
sono iscritto ad un paio di corsi di approfondimento sulla lettura ed
interpretazione del  “Bilancio Aziendale”!! e mi sa che mi iscrivo
anche ad un corso di tedesco di tre mesi per rinverdire la lingua di
Goethe.
b. Vincendo non poca ritrosia e forse anche mangiandomi un po di
orgoglio (mangiar un po’ di orgoglio è depurativo.. tante volte aiuta
a ritrovare una giusta dimensione di umiltà), ho contattato alcune
persone del mio “network”, che mi hanno incoraggiato a condividere con
loro le mie ultime esperienze ed il profilo professionale. Sono in
vari posti del mondo: chi a Parigi, altri a Dubai, altri a Ginevra ed
anche a Shanghai; non se ne farà magari nulla, ma intanto sto facendo
dei gran sogni ad occhi aperti che mi piacciono un sacco: Parigi con
le sue luci e gli Impressionisti (ahhh il Musée d’Orsay); Ginevra  il
lago ed i vigneti a terrazza di Lavaux; ..  Dubai.. (mi ci devo
sforzare) ma ho un amico che  vive li da 4 anni … è un po’ arabo
ormai.. però molto molto abbronzato; Shanghai, la Cina un mondo
incredibile tutto da scoprire come la maggior parte dell’Oriente
c. Nei prossimi due giorni ho in programma una birra e una cena con
persone che non vedevo da anni e che grazie a questa situazione ho
ricontattato. Questo è  già un bellissimo risultato. Perché,
diciamocelo, il lavoro (che di fatto catalizza l’intera vita) ti
allontana da vecchi amici o persone interessanti che hai incrociato
nel tuo cammino, e avere l’occasione per riprendere qualche contatto è
una gran bella occasione,  un successo fantastico di per sé e un
ottimo inizio di 2013. E’ un po’ come riscoprire la bellezza di
camminare per Milano nelle ore di luce della giornata. Goderne l’anima
fatta di gente indaffarata, di  studenti che vanno o bigiano scuola,
delle vetrine che ti attirano, del profumo di caffè  bevuto
comodamente seduto al tavolino del bar, mentre scorri i titoli del
giornale in formato 9,7 pollici, su iPad. Girare anche solo pigramente
per il parco con il freddo del mattino in una giornata tersa per
scoprire collane di cristalli di ghiaccio, che impreziosiscono le
ultime foglie intirizzite dal freddo, prima che il tiepido solo
invernale le faccia svanire per sempre. Un buon 2013 a tutti, il mio
inizia già bene….
http://licenziatoontheroad.blogspot.it/

4 pensieri su “Buoni propositi on the road

  1. Alessandra Mascaretti

    Che bei propositi, Francesco! Lo studio, la rete di amici e colleghi e la città, vissuta nelle sue curve, nei suoi parchi, nelle sue facce. Mi sembra davvero un ottimo inizio.

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  2. Lina Sotis

    Caspita Francesco. Hai deciso di rinventarti. Chissà che signore interessante diventerai ! Continua a raccontarti.

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  3. Ludovica Amat

    ma quanto ci siamo persi? non voglio demonizzare il lavoro, ci mancherebbe, ma il ritmo che ci siamo imposti, direi negli ultimi vent’anni non ci ha più permesso molte esperienze, anche brevissime, che poi sono così rigeneratrici che il primo positivo impatto lo evidenziano proprio sul lavoro. quando ho perso il lavoro io la cosa più difficile era non stare seduta alla scrivania per almeno otto ore, poi con fatica, spirito d’avventura, il confronto con gli amici ho trovato un nuovo equilibrio e con quello anche un po’ di lavoro. Francesco, non credi che siamo dentro un guaio ma anche dentro una grandissima opportunità?
    prometti però di non intingere più la Veneziana di Panarello NEL THE!!!

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    1. francesco

      Sì, credo che sempre, anche nelle condizioni peggiori, si possa provare a sentirsi dentro una opportunità. Grande o piccola che sia. Credo anche, che però, bisogna essere così fortunati da avere gli strumenti almeno per intravederla l’opportunità. Su questo, forse noi, apparteniamo alla parte fortunata del mondo.

      cmq io adoro inzuppare la Veneziana di Panarello in un ottimo THE forte.. 🙂 è una promessa quindi che non posso fare

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