Il mercato dei vaccini in Italia è sempre più opaco. Mentre si prevedono dai 4 ai 6 milioni di vittime dell’influenza in arrivo, con conseguenze fino al marzo del 2013, il ministero della Salute ha deciso di sospendere la vendita di ben quattro vaccini dell’azienda Novartis. C’è bisogno di ulteriori verifiche sulla sicurezza di questi medicinali, secondo l’Agenzia nazionale del farmaco che ha spinto il ministro a intervenire sul mercato. Il vaccino antinfluenzale è da tempo al centro di polemiche: serve sempre? E quando va prescritto?
Come per le pillole (ne sprechiamo 1 miliardo l’anno), anche per questo tipo di farmaci, il richio infatti è di fornirle a persone che non ne hanno bisogno.
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Il cittadino non è mai informato adeguatamente. Questo ritiro senza specifiche documentazioni creano allarmismo e disaffezione verso i vaccini anche da chi ne ha reale bisogno.
Il vaccino lo fanno i più deboli e i più deboli vengono puniti. Come sempre.
Se avete voglia di leggere un bel libro di una delle scienziate più brillanti che abbiamo in Italia, leggete “I virus non aspettano”, di Ilaria Capua, pubblicato da Marsilio. Lei di influenze se ne intende, e anche di trasparenza. Nel bel mezzo dell’emergenza dell’Aviaria, ha combattuto una battaglia cruciale per la condivisione delle informazioni e dei risultati scientifici (che spesso invece gli scienziati preferiscono tenere per sé), ed è finita su “Science”, su “Nature”, sul “Wall Street Journal” e sul “New York Times”, oltre a entrare nella classifica dei 50 scienziati top di “Scientific American”. E’ bello sapere che esistono persone così.