Il sale della vita

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Un’antropologa francese, allieva di Claude Lévi Strauss, Françoise Héritier, ha scritto un libretto che inneggia alla felicità che scorre nelle nostre vite, brevi attimi di grazia che spesso ci sfuggono. S’intitola Il sale della vita (Rizzoli) scritto non da scienziata, ma da donna dalla lunga esperienza ( Héritier è nata nel 1933), come un divertissement che si legge tutto d’un fiato.
A far scaturire il monologo interiore, che elenca i tanti momenti gioiosi dell’esistenza, è una cartolina che l’autrice riceve da un illustre medico, suo amico, dalla Scozia. Il testo diceva :”La mia settimana “rubata” di vacanze in Scozia.” Rubata a chi si chiede Françoise? Era lui a derubare se stesso, col suo lavoro ossessivo, tutto dedito alla cura degli altri, con il perenne senso di colpa di non fare mai abbastanza, perdendosi il bello della vita. Mentre gli risponde in questi termini, l’ Hèritier comincia a interrogarsi seriamente di che cosa è fatto “il sale della vita” e comincia a elencare, in una sorta di lungo monologo, tutti quei momenti della sua esistenza fatti di gioia e di leggerezza, evitando di parlare della sua vita privata e quindi del suo lavoro intellettuale di antropologa africanista (anche se l’Africa qui e là fa capolino), ma anche dell’amore che pure ha avuto tanta parte nella sua vita.
“C’è una leggerezza, una grazia tutta speciale nel puro e semplice fatto di esistere, al di là di tutti gli impegni professionali, dei sentimenti intensi, delle lotte politiche e umane: di questo, e di nient’altro, mi sono sforzata di parlare. Di quel piccolo “di più” che si offre in dono a tutti noi, e che chiamerò il sale della vita” scrive.
Una ventata di ottimismo in cui anche noi ritroviamo i nostri attimi dimenticati o che viviamo senza gioia, distratti dalle incombenze della vita, ma ai quali, dopo aver letto questo libretto faremo più attenzione. Un libro da regalare agli amici troppo occupati a riempire la vita di doveri o comunque da cose che si devono per forza fare.
 

Un pensiero su “Il sale della vita

  1. Lina Sotis

    Consiglio a tutti di leggere il Sale della vita che per me è stato il libro simbolo dell’estate. Nello stesso formato e nella stessa collana uscirà infatti, fra poco, il mio libro. Rigirando in mano quel sale lui è stato scritto. E’ venuto però molto più alto. Speriamo ci sia lo stesso sale della Heritier.

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