L’Associazione Quartieri Tranquilli inizia la sua attività nella luce dell’amicizia e della politica, due realtà spesso ruvidamente incoerenti tra di loro. Non a caso è nata nei giorni dell’Acquario, saggio portatore di energie d’avanguardia, capace di creare una sintonia tra la singolare intimità dell’amicizia e la pluralità del tessuto sociale: “il gesto politico del volontariato”.
L’Acquario evolve al massimo la soggettività, l’unicità, portando gli individui all’indipendenza, alla “libertà” di stabilire relazioni sociali positive a confronto nella diversità e nel dubbio. Un sistema di comunità che si svincola da vecchi schemi.
Il segno della fratellanza per cui ognuno è al servizio degli altri, senza sforzo e rivalità, come se esistesse un unico corpo, fatto di personalità e coscienze indipendenti; il segno dei diritti civili, del singolo che difende a oltranza il principio della dignità di tutti gli esseri umani, unica strada per arrivare alla propria dignità.
Un segno d’aria che mostra un pensiero intuitivo, anticonformista, moderno e sempre lucido nelle situazioni d’emergenza. Aria, veloce mezzo di comunicazione, che afferra le occasioni al momento giusto.
La concretezza del segno del Toro all’Ascendente materializza la forma del pensiero originale, riassume la certezza del progetto, affermando la “fiducia”, indispensabile in una struttura sociale solidale.
Contro fisiologici momenti di scoraggiamento, di confusione, o di delusione sarà importante stabilire, da subito, un’unità di linguaggio dell’attività, che resterà indistruttibile se basata sulla conoscenza, sulla condivisione delle idee e sulla moltiplicazione della comunicazione.
La conoscenza, anche quella personale, porterà a un fenomeno intersoggettivo e, infine, favorirà la divulgazione del sapere acquisito affinché tutti vi possano accedere.
La condivisione delle idee, che non dovrà essere necessariamente coincidente, sosterrà l’individualità valorizzandola nella convergenza collettiva.
La comunicazione propagherà l’anima del progetto, come modello di moderne politiche sociali.
Nella foto, Bottoni con Le Corbusier, Saporta, Terragni e Renata Pollini, grandi architetti che sapevano molto dei quartieri. Dietro di loro la T rossa.