Fa la sarta Claudine, e si occupa con amore e dedizione totale al giovane figlio disabile Baptiste. Ma ogni martedì la donna si prende la giornata libera, sale su un treno e va in un albergo che si trova nei pressi della diga della Grande- Dixence laddove, grazie alla collaborazione del concierge, individua l’uomo adatto solo per una notte, lo aggancia nella sala da pranzo, sale in camera con lui e gli si concede. La cosa si ripete di settimana in settimana fino a che un ingegnere tedesco non decide di rimandare la partenza per rivederla. Come reagirà Claudine a questa inattesa decisione? È da oggi nei cinema Solo per una notte, opera prima del regista svizzero Maxime Rappaz, molto raffinato ritratto di una donna di circa cinquant’anni comune e sola – interpretata molto bene da Jeanne Balibar – che rivendica la propria sensualità e il lusso di poter ancora desiderare, non lasciatevelo sfuggire, è un piccolo gioiello.