Leila Hosseini è una talentuosa campionessa di judo iraniana che durante i campionati del mondo in corso a Tbilisi in Georgia riceve da Teheran l’imposizione di fingere un infortunio e ritirarsi dalla competizione, dal momento che non può condividere il tappeto con un’avversaria di Israele, stato non riconosciuto dall’Iran in quanto occupatore di stati amici. Per la sua allenatrice Maryam è una storia che si ripete, ma Leila non ci sta, lei ambisce alla medaglia, ovvero alla libertà. Intanto le telefonate si fanno sempre più minacciose, seguono ricatti e ritorsioni. Arriva dalla sezione Orizzonti dell’ultima Mostra del Cinema di Venezia Tatami – Una donna in lotta per la libertà, il potente film in bianco e nero diretto dall’israeliano Guy Nattiv e dall’iraniana Zar Amir- Ebrahimi che attraverso i combattimenti di judo parla di libertà e oppressione, una storia attualissima, tesa e avvincente cui si ci si appassiona da subito.