Sono diversi i titoli in arrivo nelle sale da questo secondo giovedì di ottobre, noi ne abbiamo visti soltanto due, iniziamo da quello di sicuro più atteso, Dogman, il film di Luc Besson che racconta la storia di Doug, un uomo che vive in dei locali fatiscenti assieme a tantissimi cani, sua unica ragione di vita e innanzitutto di sopravvivenza da quando era un ragazzino – il padre feroce lo costrinse a vivere in gabbia con dei cani – e che lo aiutano in tutto. Un film dolente e sofferto con un attore magnifico, Caleb Landry Jones, e quanto sono bravi anche i cani, dal più piccolo fino allo splendido dobermann. Proseguiamo con L’ultima volta che siamo stati bambini, il convincente esordio alla regia di Claudio Bisio, una storia – tratta dal libro omonimo di Fabio Bartolomei, ambientata nella Roma del 1943, nei giorni del rastrellamento del ghetto – i cui protagonisti sono Italo, Cosimo e Vanda, tre ragazzini molto amici per quanto di molto differente estrazione i quali, quando il loro coetaneo Riccardo viene preso per essere portato in un campo di concentramento, si mettono in viaggio destinazione Germania lungo i binari della ferrovia per andare a liberarlo. A inseguirli ci sono Agnese, suora dell’orfanotrofio che accoglie Vanda, e il fratello di Italo, un soldato fascista. Il dramma e l’orrore immane della guerra raccontata ad altezza di bambino, con misura, i toni giusti e molto cuore. Nelle sale poi ll mio grosso grasso matrimonio greco 3 di Nia Vardalos, Inu-Oh di Masaaki Yuasa, Normale di Olivier Babinet, Doppio passo di Lorenzo Borghini e Gli ospiti di Svevo Moltrasio.