Non solo l’atteso Babylon di cui parleremo tra un po’, c’è molto altro nei cinema da oggi, iniziamo la nostra consueta illustrazione settimanale da Io vivo altrove!, la commedia diretta e interpretata da Giuseppe Battiston i cui protagonisti sono due suppergiù cinquantenni, entrambi di nome Fausto, che abbandonano Roma per andare a vivere in campagna, nel casale ricevuto in eredità da uno dei due. L’accoglienza dei compaesani sarà tutt’altro che calorosa e incoraggiante e i nuovi arrivati all’inizio faranno solo pasticci. I sogni, l’elogio della natura, l’inno alla gentilezza: che esordio pieno di grazia, pecca di qualche ingenuità ma ha un ottimismo contagioso. Proseguiamo con La ligne – La linea invisibile, il film di Ursula Meier con una scena d’apertura molto forte – l’ aggressione al rallentatore di Margaret nei confronti della madre –, cui seguirà l’ordine del giudice alla ragazza di restare a 100 metri dalla casa, distanza contrassegnata da una linea sulla quale non rinuncerà a dare lezioni di musica all’amata sorellina Marion. Un film doloroso e dolente che esplora le dinamiche di una famiglia anaffettiva, covo di rabbia, violenza, gelo e tensioni, bravissima Stéphanie Blanchoud nei panni di Margaret, perfetta Valeria Bruni Tedeschi in quelli di una madre insopportabile. Eccoci infine a Babylon, il film di Damien Chazelle che riscrive e revisiona in modo estremissimo la Hollywood degli anni Venti con le sue trasformazioni all’avvento del sonoro attraverso le vicende di alcuni personaggi tra i quali un’aspirante attrice, un aspirante attore messicano e una celebrità di Hollywood. Musica, lustrini, pailettes, chiasso, parolacce, cocaina, rimandi…: c’è troppo di tutto e c’è anche di già visto ma Brad Pitt e Margot Robbie divorano da soli lo schermo. Nelle sale da oggi inoltre Anche io di Maria Schrader, L’innocente di Louis Garrel, Anatar di Alan Smithee, Me contro Te – Il film: Missione Giungla e poi prendete nota che da lunedì 23 a mercoledì 25 gennaio torna nei cinema, in edizione restaurata, Audition di Takashi Mike, del 1999.