Fine settimana ricco di titoli arrivati non solo nei cinema, scorriamo insieme il cartellone iniziando da un docufilm – presentato a Milano il 30 novembre – visibile già da un po’ soltanto su ITSART.IT, la piattaforma del Ministero della Cultura. Si chiama Napoli Eden, ha un elenco interminabile di premi, è diretto da Bruno Colella ed è dedicato ad Annalaura di Luggo, vulcanica instancabile appassionata artista napoletana che ha realizzato – assieme a un gruppo di scugnizzi dei quartieri spagnoli, dapprima recalcitranti poi collaborativi e col prezioso sostegno del marito Olindo – quattro enormi sculture utilizzando scarti di alluminio, un’eccellenza di leggerezza e luccicanza nonché materiale da riciclare all’infinito, da posizionare in rappresentativi luoghi cittadini quale simbolo di rinascita e inclusione. Il sottofondo musicale è firmato da Eugenio Bennato, Napoli risplende nella sua conturbante bellezza, e sono molte le partecipazioni straordinarie, a questo punto andate sulla piattaforma segnalata qualche riga fa, mettetevi comodi e godetevi la visione. Ci riporta in sala L’uomo dei ghiacci – The Ice Road diretto da Jonathan Hensleigh, un film d’azione che racconta la missione per salvare 26 persone intrappolate in una miniera di diamanti – hanno ossigeno per 30 ore – per colpa di un imprenditore che risparmia sulla sicurezza. Ovviamente a qualcuno il salvataggio non garba affatto … Strade canadesi ghiacciate in via di scioglimento, camion, buoni e insospettabili cattivi, nulla di che, ma la tensione non manca, non ci si annoia e poi Liam Neeson, non più giovanissimo, si batte e ce la mette davvero tutta. Ѐ ambientato nel 1961 in Alabama Il colore della libertà di Barry Alexander Brown, storia di un giovane bianco che si batte per i diritti civili degli afro americani, battaglia già non facile resa più difficile da un nonno membro del Ku Klux Klan. Un film civile, peraltro ispirato a una storia vera, sempre attuale, onesto ed edificante. Proseguiamo con Caro Evan Hansen, il film di Stephen Chbosky che vede come protagonista un giovane incapace a relazionarsi coi suoi coetanei che dopo il suicidio di un compagno di classe finge di essere suo amico. La famiglia del defunto lo accoglie in casa come un figlio, Evan diventa famoso, ma fino a quando la sua bugia resterà in piedi? Le fragilità e le insicurezze degli adolescenti sono raccontate bene, a ritmo di musica e con un bel cast, c’è anche Julianne Moore, un solo appunto, la lunghezza eccessiva. Sono arrivati nei cinema inoltre La signora delle rose di Pierre Pinaud, un molto profumato inno alla bellezza con la sempre brava Catherine Frot (peraltro nelle sale dalla scorsa settimana con Sotto le stelle di Parigi, altro gioiellino da non perdere), Clifford – Il grande cane rosso di Walt Becker, Re Granchio di Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis, La mia fantastica vita da cane di Anca Damian, Cry Macho – Ritorno a casa di Clint Eastwood.
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