Nato nella Londra vittoriana del 1800 già orfano di padre, detestato dal cattivissimo patrigno che lo spedisce a lavorare in una fabbrica di bottiglie, David Copperfield non si arrende alle angherie del mondo, si ribella, prende in mano la sua vita e trova un posto del mondo: se Morto Stalin se ne fa un altro ci aveva fatto conoscere il talento di Armando Iannucci, figlio di un immigrato napoletano e di una scozzese, La vita straordinaria di David Copperfield ne è la conferma, la sua trasposizione delle celeberrime pagine di Dickens, portate al cinema nientedimeno che da George Cukor nel 1935, se da una parte rispetta lo spirito del romanzo dall’altra è oltremodo originale, scoppiettante, vitale e coraggiosa, con tocchi surreali e fantastici e senza lacrime. Ottimi gli interpreti, da Dev Patel alla stravagante zia Tilda Swinton.