di Laura Guardini
Nei giorni dell’emergenza sanitaria causata dal Coronavirus, il progetto “Illuminiamo le Tavole” non ha spento la sua luce, anche se non è stato più possibile rispettare gli appuntamenti già fissati con il Laboratorio di Quartiere e con diverse famiglie del Gratosoglio. È stata la Fondazione Arché di padre Giuseppe Bettoni a ritirare le provviste custodite nel magazzino Enel: 2,5 tonnellate di caffè, pasta, riso, conserve, prodotti per l’infanzia ed altri generi donati dalle numerose aziende che fin dal 2015 sostengono il progetto ideato e sviluppato da Quartieri Tranquilli ed Enel con il coordinamento del Comune di Milano.
Lunedì 23 marzo il cibo, a cura di Enel, è stato suddiviso per tipologia in 88 scatoloni, ed è stato poi ritirato a cura di Arché e consegnato alle due comunità milanesi che accolgono 17 nuclei familiari con circa 30 bambini e ragazzi. Il cibo donato dal Banco Alimentare e da tante aziende (Carne Simmenthal, Tonno Rio Mare, illy Caffè, Riso Gallo, pasta Molino Pagani, Latteria Virgilio di Mantova, Consorzio Casalasco del pomodoro) non corre così il rischio di essere sprecato: per quanto riguarda il progetto, Quartieri Tranquilli si ripromette di ricominciare il lavoro con Enel e Comune appena possibile. In attesa di quel momento, possiamo ben dire che anche questa distribuzione fuori programma ad Arché fa parte di “Illuminiamo le Tavole”.