Maria – che insegna diritto all’università e che da tempo tradisce Richard col quale è sposata da 25 anni e con cui non ha più dialogo – si prende una pausa di riflessione trasferendosi per una notte nella stanza 212 dell’albergo giusto di fronte casa. Mentre lo spia la donna riceve in camera la versione giovane del marito, l’insegnante di pianoforte che lo aveva amato e che lui aveva lasciato per lei nonché dei giovani amori e alcuni familiari morti: ciascuno si mette a dare consigli ai due sposi in crisi, come andrà a finire? Si parla di amori che sbiadiscono e della precarietà dei sentimenti in L’hotel degli amori smarriti, una commedia di impianto teatrale, di certo non banale ma un po’ macchinosa e con un’ottima Chiara Mastroianni nei panni della sciupamaschi Maria, che potrà conquistare o annoiare il pubblico.