L’indebitato Ricky Turner, sperando in un lavoro, vende la macchina della moglie Abbie – che fa l’assistente casalinga di anziani e che pertanto sarà costretta a spostarsi con i mezzi pubblici – e acquista un furgone per lavorare da freelance come corriere, il che si rivelerà una nuova forma di schiavitù: i tempi per consegnare la merce sono stretti, serrati e controllatissimi, e ogni minimo imprevisto è soggetto a una multa. Nel mentre i due figli soffrono e l’equilibrio familiare rischia di collassare. Arriva oggi nelle sale Sorry we missed you diretto da Ken Loach e co-sceneggiato assieme a Paul Laverty, un’altra storia di denuncia della società contemporanea ambientata a Newcastle e raccontata dall’ottantatreenne maestro del cinema britannico d’impegno con partecipazione contagiosa, merito anche del molto ben scelto cast di non attori che dà credibilità a una vicenda che coinvolge, fa riflettere, arrabbiare e molto commuovere.