Nurlan è un macchinista che tutti i santi giorni guida il suo treno attraverso le piccolissime strade che separano le modeste e colorate case di un vivace e popolare quartiere di Baku. Gli uomini poggiano i tavolini sulle rotaie per bere il tè, i bambini giocano a palla mentre sopra le rotaie le donne stendono i panni da un muro all’altro. A ogni passaggio del treno, in un fuggi-fuggi generale, viene levata ogni cosa ma tra i tergicristalli della prima carrozza resta sempre qualche oggetto dimenticato, che Nurlan puntualmente riporta ai legittimi proprietari. L’ultimo giorno di lavoro prima di andare in pensione l’uomo trova attaccato al treno un reggiseno e la ricerca della proprietaria diventa un commovente viaggio –  senza parole, fatto solo di sguardi, gesti, risate, pianti e musiche, il film è senza dialoghi – di liberazione da solitudine e mancanza d’amore: sta per arrivare nelle sale, distribuito da Lab80, The Bra – Il reggipetto, l’ultimo lungometraggio del regista tedesco Veit Helmer selezionato e premiato in numerosi Festival internazionali, tra cui Tokyo, Tallin Black Night, Belgrado e Chicago EU, a Milano il film verrà proiettato da giovedì 14 novembre al Cinema Beltrade, dove resterà per alcuni giorni, e proprio giovedì 14 dopo la proiezione delle 21,40 ci sarà in collegamento Skype il regista Veit Helmer, che dialogherà col pubblico. Per il calendario completo e altre notizie: www.bandhi.it.

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