Sono Dolcissime, il film di Francesco Ghiaccio su un gruppo di ragazze sovrappeso che la società vorrebbe magre, Lola Pater di Nadir Moknèche con Fanny Ardant nel ruolo di una transessuale impegnata nel ricostruire il rapporto con il figlio e Il corpo della sposa, il film di Michela Occhipinti ambientato nella Mauritania di oggi, dove una sposa deve ingozzarsi di cibo per ingrassare e quindi piacere al marito, le tre storie di libertà – di accettarsi e di farsi accettare dagli altri – scelte dal Cinemino (via Seneca 6) per ripartire giovedì 22 agosto dopo una brevissima pausa estiva. Ma il programma dei prossimi giorni non si esaurisce certo qui, oltre i titoli sopracitati sta per arrivare, da giovedì 29 (con anteprima ad Arianteo Palazzo Reale lunedì 26 alle ore 21) The rider. Il sogno di un cowboy di Chloe Zhao, un’altra davvero gran bella storia di libertà, miglior film dell’anno secondo la National Society of Film Critics, nonché, in contemporanea con il Festival di Venezia, un omaggio a Krzysztof Kieślowski, vincitore del Leone d’oro 25 anni fa con Film blu (riproposto assieme agli altri titoli della trilogia del colore – Film rosso e Film bianco – e a La doppia vita di Veronica) e a Pedro Almodovar, cui verrà consegnato il Leone d’Oro alla Carriera, con Legami, uscito ben 30 anni fa. C’è poi molto altro ancora, per il calendario completo delle proiezioni e degli incontri e per tutte le notizie utili vi rimando a www.ilcinemino.it, ricordatevi che si entra con tessera dal costo di 3 euro, da richiedere almeno 24 ore prima dell’accesso in sala.