Le quattro proiezioni dello spettacolo tra realtà virtuale e teatro di Elio Germano Segnale d’allarme – La mia battaglia VR (il 1° settembre, tutte esaurite), la proiezione, inserita ne Il tempo delle Donne, de Il corpo della sposa – Flesh out di Michela Occhipinti (il 5 settembre alle 21.15, a seguire l’incontro con la regista e le giornaliste del Corriere della Sera Luisa Pronzato e Maria Luisa Agnese), le proiezioni di The rider. Il sogno di un cowboy di Chloe Zhao, una bella storia di libertà, miglior film dell’anno secondo la National Society of Film Critics, e ancora, in contemporanea con il Festival di Venezia, l’ omaggio a Krzysztof Kieślowski, vincitore del Leone d’oro 25 anni fa con Film blu (riproposto assieme agli altri titoli della trilogia del colore – Film rosso e Film bianco – e a La doppia vita di Veronica), a Pedro Almodovar, Leone d’Oro alla Carriera dell’edizione in corso del Festival, con Legami e Carne trémula, e a Georges Simenon (nel trentesimo dalla sua scomparsa) con Paniche, Maigret e il caso Saint Fiacre e La camera azzurra, tutti e tre tratti da sue opere, in collaborazione con Adelphi, i Frigoriferi Milanesi e la Cineteca di Bologna: c’è ancora altro ed è come sempre ricco e stuzzicante il calendario del Cinemino (via Seneca 6), per il programma completo delle proiezioni e degli incontri e per ulteriori notizie vi rimando a www.ilcinemino.it, ricordatevi che si entra con tessera dal costo di 3 euro, da richiedere almeno 24 ore prima dell’accesso in sala.