Rufetto e Nello sono stati cinque anni dietro le sbarre per una rapina finita male e vivono in un quartiere della periferia romana, Rufetto con moglie e figlio a casa dei suoceri che non lo sopportano, ricambiati, Nello in uno scantinato. Ma i due non si accontentano delle loro vite miserabili, vorrebbero fare quel grande salto per svoltare, e allora progettano una rapina a un ufficio postale, che però va storta come andrà storto tutto il resto, non sarà forse colpa del destino? Giorgio Tirabassi, amatissimo volto della televisione, debutta alla regia con Il grande salto, una commedia dai diversi registri e con rimandi a tanto nostro bel cinema sulla parabola di due ultimi, si sorride, si ride, ma che amarezza e quanta malinconia. Lo stesso Tirabassi e Ricky Memphis hanno le facce giuste, ben scelti gli altri interpreti – Roberta Mattei, Gianfelice Imparato, Paola Tiziana Cruciani – e a Valerio Mastanderea, Marco Giallini e Pasquale Petrolo (Lillo) bastano poche battute per lasciare il segno. Insomma, sintetizzando: davvero buona la prima, tutti in sala.