Ted è bello, è giovane, è colto, è educato, ed è pure libero. Insomma, Ted è l’uomo perfetto, è il sogno di molte ragazze e di molte madri. Liz se ne innamora all’istante, i due si mettono insieme, sono felici, ma tanto felici. Quando Ted viene arrestato con l’accusa di aver ammazzato uno sproposito di donne a Liz non resta che domandarsi chi sia in realtà l’uomo che ama, riamata. I dettagli affiorano, e non danno adito a equivoci, le accuse sono vere e inconfutabili. Tratto dal libro di memorie di Elizabeth Kloepfer, moglie di Bundy, il celebre killer americano finito sulla sedia elettrica nel 1989, Ted Bundy – Fascino criminale di Joe Berlinger è un bel biopic che racconta un mostro concentrandosi però non sulle efferatezze commesse ma sull’opinione di chi lo circondava, a iniziare da Liz, all’oscuro dell’orrore incarnato dal suo uomo, che a lei non aveva torto un capello. Di una bravura davvero sorprendente Zac Efron in un ruolo lontano anni luce dai soliti, brava Lily Collins e poi nei panni del giudice Edward Cowart c’è John Malkovich, il che è un ulteriore valore aggiunto.