Chissà se Belle – affettuosa cagnolona che affronta da sola un viaggio di più di 400 miglia per tornare a casa, dall’amato Lucas – avrà il successo di Hachiko, quel cane che dopo la morte improvvisa del suo padrone (era Richard Gere, ricordate?) per anni e anni continuò ad aspettarlo alla stazione dove lui tutti i santi i giorni prendeva il treno, nella speranza che tornasse. Chissà, in ogni modo Un viaggio a quattro zampe, al netto della prevedibilità e nonostante la fastidiosa voce fuori campo di Belle, serve a ricordarci, qualora ce ne fosse bisogno, l’amore e la dedizione totale, e disinteressata, provate dai cani nei confronti dell’uomo.